mercoledì 7 maggio 2014

Cambogia, le foto inedite di Tiziano Terzani

Cambogia © Archivio Terzani
Post-genocidio, guerra civile e ricostruzione. A Venezia sbarca la mostra In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani.

di Luca Ferrari

Scheletri e teschi ammassati. Strade devastate. Brandelli di un'umanità sgozzata nei suoi diritti più basilari. Dalla giungla un padre tiene in braccio il proprio figlioletto, avamposto di un'esistenza sopravvissuta alla mattanza più assassina. Il ritratto dello spietato dittatore Pol Pot con un X disegnata sopra. Testimonianze. Documenti. Venezia presenta la mostra “In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani” (9 maggio – 2 giugno), a cura di Angela Staude Terzani.

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini di Venezia dedica alla Cambogia la manifestazione di maggior prestigio della sua programmazione per l'anno 2014 proponendo un variegato percorso culturale  attraverso la fotografia, l'impegno umanitario, la storia e la musica della piccola nazione asiatica.

Venerdì 9 e sabato 10 maggio infatti, l’isola di San Giorgio Maggiore ospita la giornata di studi Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpenè (1935-2007), per ricordare la figura della suddetta cooperante veneta impegnata nel Sud-est asiatico per quasi trent’anni.

Originaria di Col San Martino (Tv), a partire al 1966 lavorò nel mondo della cooperazione internazionale tra Vietnam, Laos e Thailandia e una volta caduto il regno dei Khmer Rossi, si spostò in Cambogia dove vi rimase dal 1980 al 2005. L’esperienza di vita e lavoro di questa indomita donna sarà dunque presentata in parallelo alla mostra fotografica In Cambogia. Fotografie dall'Archivio Tiziano Terzani e in chiusura della due giorni, lo spettacolo serale Luci e ombre del Balletto Reale cambogiano al Teatro Malibran.

Tiziano Terzani e la Cambogia. Ventisei stampe fotografiche originali, una ventina di riproduzioni da negativi, provini autentici e alcuni documenti tra dattiloscritti ed estratti stampa dell’epoca. Frammenti istantanei dell'orrore perpetrato da Pol Pot e mai troppo raccontato come i "colleghi" nazisti o sovietici.

Distruzione e ricostruzione. Oppressione e ribellione. Sangue e innocenza. Nel 1979 il Vietnam invade la Cambogia. Le maglie inossidabili della dittatura polpottiana si allentano e Terzani, inviato del settimanale tedesco Der Spiegel, nel 1980 riesce a varcare il confine. Ha inizio il tour nell'orrore. Quello che vede, narra e fotografa è indescrivibile. Ne nascerà il reportage pubblicato “Sento ancora le urla nella notte”.

Tiziano si mette in cammino. Terzani racconta. Tiziano annota. Terzani è sul campo. Di fronte a certe immagini c'è poco da riflettere. Ancora una volta l'umanità incolla il proprio coltello sull'acceleratore vomitando odio e morte su qualsiasi specchietto del presente. Ci restano gli agghiaccianti numeri del genocidio cambogiano. Ci resta la memoria. Ci restano le fotografie di Tiziano Terzani.

Cambogia © Archivio Terzani
Cambogia © Archivio Terzani
Cambogia, Pol Pot © Archivio Terzani
Cambogia, la cooperante italiana Onesta Carpenè
(a dx) il giornalista Tiziano Terzani

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